I numeri della sostenibilità. Ottimo bilancio per la quinta edizione di Fa’ la cosa giusta! Umbria
Cinque anni fa era un’ambizione, adesso è una certezza. Fa’ la cosa giusta! Umbria, il salone dedicato al consumo consapevole, svoltosi dal 12 al 14 ottobre al centro fieristico di Bastia, si conferma come l’evento di riferimento regionale del settore. In tre giorni sono state confermate le presenze della scorsa edizione (nonostante un clima quasi estivo, generalmente “nemico” degli eventi nei padiglioni fieristici).
I NUMERI dell’edizione 2018:
12.000 presenze in tre giorni, 250 espositori,12 aree tematiche
600 studenti che hanno partecipato ai laboratori gratuiti
200 eventi gratuiti tra seminari tecnici, laboratori e incontri divulgativi
500 tra relatori e protagonisti delle attività in fiera (dimostrazioni, lab, workshop)
34 auto ibride in gara
613 chilogrammi, la quantità di emissioni di CO2 evitate grazie alla raccolta differenziata in fiera
177.000 persone raggiunte sui social network durante la settimana di fiera
28.000 interazioni sui social network in 7 giorni
12 visualizzazioni video
80 studenti dell’Istituto Alberghiero di Assisi convolti in attività di alternanza scuola-lavoro
20 persone di staff
Sempre più imprese, startup, associazioni di categoria e istituzioni scelgono Fa’ la cosa giusta! Umbria per presentare nuovi prodotti, studi, analisi e bilanci delle proprie attività. È questo il primo dato che tengono a sottolineare gli organizzatori della fiera dedicata alle buone pratiche e agli stili di vita sostenibili. Un aspetto che dimostra l’importanza del contenitore messo in campo 5 anni fa e che oggi è diventato vero e proprio punto di riferimento sulle tematiche dell’innovazione per l’Umbria e per il centro Italia. Un percorso nato grazie alla volontà di Terre di mezzo, la casa editrice ideatrice del format, che organizza da 15 anni la fiera nazionale a Milano; Fair Lab e l’Associazione Il Colibrì, le realtà umbre che hanno portato questa formula nella nostra regione e grazie a Cittadinanzattiva, Aiab Umbria, Cia Umbria, Umbriafiere e la Regione Umbria, con gli assessorati all’Ambiente e alla Sanità, partner fondamentali, che hanno creduto sin dall’inizio in questo nuovo modello di fiera. Una manifestazione corale organizzata e costruita anche grazie al coinvolgimento di espositori, associazioni e realtà della società civile regionale che assieme agli organizzatori contribuiscono a creare percorsi di innovazione e partecipazione, mettendo in campo competenze e contenuti sui diversi aspetti del vivere sostenibile. Il tutto con la supervisione scientifica dell’Arpa Umbria. Molto importante, anche in questa edizione, lo sforzo dei soggetti privati che hanno sostenuto la fiera, investendo risorse nel territorio umbro, tra cui Novamont, MATER-BI, Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, Vus – Valle Umbra Servizi.
Fa’ la cosa giusta! Umbria, infatti, si caratterizza per l’unicità della sua proposta: un unico spazio, commerciale e culturale, dove il pubblico ha potuto trovare il meglio dei prodotti per uno stile di vita sostenibile e partecipare ai numerosi eventi del programma culturale. Tante le storie che hanno reso questa edizione ricca di temi e contenuti: l’assessorato alla Salute, Coesione sociale e Welfare della Regione che ha consegnato il marchio no slot ai sindaci dei Comuni umbri che ora avranno il compito di assegnarlo ai locali in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale 21/2014 per la prevenzione e il contrasto della ludopatia. L’assessorato alla Tutela e valorizzazione dell’Ambiente con i tanti incontri divulgativi e i momenti tecnici dedicati alla riduzione e al recupero dei rifiuti. I nuovi progetti di social housing presentati da Finint SGR e Prelios a Umbertide, Gubbio e quelli più imminenti a Perugia, Bastia e Foligno. Le nuove idee dall’Umbria come quella di Angela Pitteri, che ha realizzato un kit per autocostruirsi una borsa con materiali ecologici, oppure l’app BaSpesa, per le consegne a domicilio della spesa alimentare e la nuova idea dell’azienda umbra Recuperiamo che con la sua app combatte lo spreco alimentare a vantaggio di ristoranti e consumatori. E poi tante tante prelibatezze e novità della filiera agricola regionale, come l’hot dog di pesce del Trasimeno, presentato da Confcooperative Umbria e dalla cooperativa pescatori. Ancora, le aziende umbre della Valnerina presenti in fiera grazie ad Aiab Umbria e a Cia. La prima volta in Umbria della Gai economy run, la gara di auto ibride (organizzata dal GAI – Gruppo acquisto ibrido in collaborazione con Toy Motor), che ha premiato il pilota che è riuscito a consumare meno carburante. L’attesissima gara tra i 4 migliori “Maestri di Guida Ibrida” d’Italia aveva promesso spettacolo. E così è stato: il vincitore, Salvatore Marcone, è stato capace di ottenere una media di 2,2 L/100km (45,4 km/l) con la sua Toyota Prius V4 della Scuderia Hybrid Synergy Forum.
I dati della raccolta differenziata in fiera, realizzata grazie alla partnership e alla competenza di Legambiente Umbria. Un impegno che è stato ripagato, grazie alla collaborazione dei visitatori della fiera, e che ha consentito di recuperare complessivamente nei tre giorni dell’evento ben oltre un quintale di rifiuti organici (perlopiù stoviglie, piatti e bicchieri in carta o bioplastica compostabile), ovvero il 64% dei rifiuti intercettati nelle isole ecologiche, 50 chilogrammi di Carta e Cartone (il 26% dei rifiuti raccolti) e 17 chilogrammi di Plastica (9% dei rifiuti).
Stimando anche la riduzione dell’impatto dell’evento per l’attuazione di questa buona pratica è stato calcolato da Legambiente che, grazie all’avvio a recupero delle frazioni raccolte, che altrimenti sarebbero finite nelle raccolta indifferenziata, la quantità di emissioni di CO2 evitate è stata pari a 613 chilogrammi, l’equivalente di un’auto diesel media che percorre l’Italia 3 volte da Nord a Sud (3.600 km).
Grande chiusura, come da tradizione, con lo show di Alviero Bigi del Ristorante Bigi, che ha coinvolto espositori e visitatori per il consueto brindisi di fine fiera in pieno stile umbro.