Cos’hanno in comune disabilità e carcere? Apparentemente poco, almeno fino a quando non avrete conosciuto le loro storie. Simona Anedda (www.inviaggioconsimona.org) e Claudio Bottan ci conducono in un viaggio che ha come tema conduttore il pregiudizio sociale verso il “diverso”, un percorso che ci poterà a chiederci: “Diverso da chi?”
Diritti, Incontro, Infanzia
Ore: 11.00 / 11.45 Luogo: Piazzetta Economia CarcerariaLa prima intervista da “quasi libero” Claudio Bottan, ex imprenditore che ha vissuto l’esperienza della detenzione, l’ha fatta a Simona Anedda. Da qualche parte aveva letto di una ragazza affetta da sclerosi multipla che avrebbe voluto arrivare fino all’Himalaya con la sua sedia a rotelle. Simona non si è scandalizzata quando Claudio le ha premesso di essere un detenuto in misura alternativa, anzi, hanno riso pensando al film “Quasi amici”. È stato l’inizio di una storia speciale, fatta di aiuto reciproco, rinascita e voglia di “mordere la vita” che anche Papa Francesco ha voluto conoscere durante un incontro indimenticabile. Una coppia incredibile in cui si intrecciano due vicende umane di dolore, trasformazione e coraggio. In questa relazione Claudio ha dato la sua più grande prova del voler e poter spendersi in modo definitivo e totale per gli altri dimostrando grande sensibilità verso le situazioni di difficoltà umane e la giustizia per i più deboli.
Da allora Simona e Claudio hanno viaggiato insieme attraverso la complessità del quotidiano, continuando a elaborare e a condividere le proprie esperienze anche attraverso incontri con scuole e università in Italia e all’estero. Intanto la malattia di Simona progredisce inesorabilmente, non muove più braccia e gambe, ma con la sua tenacia incrollabile continua a progettare nuove sfide potendo contare sulla presenza del suo “angelo custode”. Un grido di speranza, positività e resilienza, con lo sguardo sempre attento alla difesa dei diritti umani.
A cura di: Economia Carceraria
(secondaria di secondo grado)